martedì 7 giugno 2011

Pericolose passerelle dei pirati


Nelle storie e nei film sui pirati non manca mai un momento carico di grande tensione. È la scena del trampolino, con il prigioniero (o la prigioniera) spinto su una tavola sospesa sull’oceano, con decine di sciabole sguainate alle spalle e squali affamati nelle acque sottostanti, in attesa di gustare il loro pranzo quotidiano.
Si tratta in realtà di un’invenzione moderna degli illustratori moderni. Le cronache dell’epoca e gli studi che descrissero il fenomeno della pirateria non fanno mai riferimento a questa pratica, benché si diffondano sulle molte atrocità compiute dai predoni del mare.

Nonostante questo, l’immagine degli sventurati costretti a questo fatale salto è entrata nell’immaginario collettivo e non può mancare in qualunque storia di pirati. E ciò vale anche quando i pirati sono alquanto surreali e, soprattutto, musicali.
Nel 1980 viene pubblicato l’album “Sono solo canzonette” di Edoardo Bennato, uno dei più grandi, (ma molti ritengono il più grande) rocker italiano. È il settimo della carriera di Bennato ed uno dei più fortunati. Il tema principale del disco è la lotta tra la ragione e la fantasia, rappresentata dal desiderio di volare e di restare bambini.

Come già aveva fatto per “Burattino senza fili” del 1977, ispirato alla fiaba di Pinocchio, Bennato è un concept album ispirato alla storia di un personaggio della letteratura per ragazzi, Peter Pan.
Peter Pan è un personaggio creato dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie (1860-1937) nel 1902. Peter Pan è un bambino mai nato che si rifiuta di crescere e vive sull'Isola che non c'è, comandando la tribù dei Bimbi Smarriti. Grazie alla sua capacità di volare Peter Pan incontra talora i bambini del mondo reale.

“Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto fino al mattino. Non ti puoi sbagliare perché quella è l'isola che non c'è”, così Bennato canta la strada per arrivare all’isola che non c’è.
L’isola, il cui nome inglese è Neverland, appare nelle menti dei bambini che dormono e in quelle degli adulti rimasti un po’ bambini. Non è un’isola noiosa, ma è bella, comoda e zeppa di avventure, essendo popolata da Sirene, Indiani, Fate, Gnomi e Pirati, comandati dal terribile Capitan Uncino, nemico giurato di Peter Pan, che gli ha tagliato la mano in duello dandola in pasto ad un coccodrillo, che da allora aspetta di gustare il resto.

Peter Pan compare in moltissime storie, non solo in quelle scritte da Barrie, che tra l’altro lasciò i diritti d’autore all'ospedale pediatrico Great Ormond Street Hospital.
Barrie era l'ottavo di nove figli. Fisicamente molto gracile, da piccolo cercava di conquistarsi le attenzioni dei fratelli raccontando loro delle storie. Quando un suo fratello quattordicenne morì tragicamente, subì un trauma profondo che lo avvicinò molto alla madre, con cui passava il tempo leggendo storie di avventura.

La storia di Peter Pan influenzò profondamente anche un altro cantante, Michael Jackson, di cui abbiamo parlato nella prima puntata della bottega del mistero.
Il cantante acquistò nel 1988 una grande tenuta di 1400 ettari nella contea di Santa Barbara, in California, trasformandola in un parco a tema dal nome Neverland Valley Ranch, ispirato al mondo di Peter Pan. Attorno ad essa circolarono tuttavia inquietanti storie, che ebbero anche conseguenze giudiziarie, finché fu venduta nel 2008, un anno prima della morte del cantante.

Edoardo Bennato, L’isola che non c’è

Da La bottega del mistero a Siamo in Onda su Puntradio del 4 giugno 2011

2 commenti:

  1. Che coincidenza: anch'io ho parlato di pirati nel mio ultimo post!

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  2. Peter Pan è una delle storie più belle che la fantasia abbia mai ispirato. A sua volte, poi, ha dato vita a canzoni, film, musical che ancora ci fanno sognare

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