martedì 25 ottobre 2011

Gettando la cravatta alle ortiche



A partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale dagli Stati uniti d’America si era abbattuta sull’Europa l’ondata del rock. Una musica che travolgeva le regole e squassava il corpo con movimenti scomposti che facevano inorridire i benpensanti di tutto il continente.
Ma le cose stavano per cambiare. Con l’atterraggio dei Beatles al John F. Kennedy International Airport il 7 febbraio 1964 cominciò la British Invasion. Erano ora i gruppi musicali inglesi ad invadere gli USA ed il resto del mondo, diffondendo e affermando un nuovo modo di fare musica.

Il cambiamento non si limitò solo all’ambito musicale, estendendosi in poco tempo all’abbigliamento, ai rapporti sociali.
Nell’ambito di una forte contestazione delle regole della società borghese la cravatta divenne uno dei simboli da rifiutare da parte di quella generazione di “capelloni” che inseguiva l’utopia di una società libera e predicava la pace.

Era iniziata l’era, giusto per fare alcuni nomi, dei Beatles, dei Rolling Stones, degli Who, dei Deep Purple, dei Led Zeppelin, dei Pink Floyd e dei Kinks.
I Kinks furono costituiti dai fratelli Ray e Dave Davies nel 1964. Nell’agosto di quello stesso anno il brano "You Really Got Me" esplose come una bomba scalando le classifiche. Le sue sonorità, coi riff distorti di chitarre che ne fecero il primo brano hard rock della storia, destinato ad avere un’influenza notevole sul successivo sviluppo di questo genere musicale.

I Kinks stavano conquistando il successo, finché non avvenne un incidente che compromise non poco lo sviluppo di una carriera continuata, in ogni caso, sino agli anni Novanta.
Il 19 maggio 1965 durante un concerto in Galles tra Dave Davies e il batterista Mick Avory scoppiò un alterco che finì con Davies a terra privo di sensi. Per evitare guai il gruppo finse che il tutto fosse parte dello spettacolo, ma ciò non evitò che la federazione americana dei musicisti li bandisse per quattro anni dalle scene americane. E siccome ciò avvenne nel pieno della British invasion, il danno non fu indifferente.

In ogni caso nel 1965 i Kinks compongono un’altra straordinaria canzone, una delle tre del gruppo che compaiono nella lista delle 500 canzoni che hanno dato forma al rock.
I Kinks criticano satiricamente l’ipocrisia della classe media e di quella dominante, che dietro un abbigliamento impeccabile e comportamenti apparentemente irreprensibili nasconde i peggiori istinti. La canzone è stata inserita nella colonna sonora del film Juno, del 2007, in cui una ragazza minorenne rimasta incinta decide di tenere il bambino sfidando i pregiudizi della società che preferirebbe farla abortire.

The Kinks, A well respected man

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