domenica 21 giugno 2009

Solstizi e calendari

Giulio Cesare

Oggi è il giorno più lungo dell’anno. Da domani, inesorabilmente, le giornate cominceranno ad accorciarsi. Questa data era molto importante per le culture antiche che guardavano con estrema attenzione all’alternarsi delle stagioni. Individuare il momento giusto per la semina, ad esempio, poteva avere un’importanza capitale, dal momento che un errore poteva esporre al rischio di carestie per la comunità.
Da qui l’enorme sforzo spesso profuso dalle elite dominanti per costruire complessi orologi solari a carattere monumentale. In alternativa potevano essere utilizzati altri punti di osservazione naturale, come le montagne.

Determinare con esattezza il calendario costituisce infatti un dovere ed una fonte di enorme prestigio per le gerarchie religiose e politiche (spesso coincidenti). Basti pensare che il "Calendario Giuliano" fu voluto da Giulio Cesare in qualità di Pontefice Massimo nel 46 a.C. e che rimase in uso (nei paesi ortodossi lo è ancora) finché il Papa Gregorio XIII non promulgò, nel 1582, un nuovo calendario che da lui prese il nome, quel "Calendario Gregoriano" che noi tuttora utilizziamo.
Per questi motivi è comprensibile come l’avvento del Solstizio fosse oggetto di grandi festeggiamenti, con il sorgere di moltissime credenze, particolarmente concentrate nella Notte di San Giovanni. Se non avete letto il post pubblicato l’anno scorso, vi invito a farlo seguendo questo link.

3 commenti:

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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".

Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.